Carteggio tra Costantino Nigra e Giovanni Pascoli

 

Lettere tra Costantino Nigra e Giovanni Pascoli per interposta persona, tramite il marchese Carandini.

Giovanni Pascoli (San Mauro di Romagna, 31 dicembre 1855 – Bologna, 6 aprile 1912) è stato un poeta e critico letterario italiano. Figura emblematica della letteratura italiana di fine Ottocento, è considerato, insieme a Gabriele D'Annunzio, il maggior poeta decadente italiano, nonostante la sua formazione principalmente positivistica. Egli, pur non partecipando attivamente ad alcun movimento letterario dell'epoca né mostrando particolare propensione verso la poesia europea contemporanea (al contrario di D'Annunzio), manifesta nella propria produzione tendenze prevalentemente spiritualistiche ed idealistiche, tipiche della cultura di fine secolo segnata dal progressivo esaurirsi del positivismo. Complessivamente la sua opera appare percorsa da una tensione costante tra la vecchia tradizione classicista ereditata dal maestro Giosuè Carducci, e le nuove tematiche decadenti.

Il breve carteggio riguarda l'analisi che Nigra fece di alcune opere di Pascoli, lodandole con convinzione e contemporaneamente facendo degli appunti grammaticali. L'autore della scoperta e della pubblicazione del carteggio è Giovanni Tesio.

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