Carteggio tra Costantino Nigra e Eugenio Fasciotti

 

Eugenio Vincenzo Fasciotti nacque a Torino il 5 marzo 1815. Dopo la laurea in giurisprudenza, nel gennaio 1840 entrò nella carriera consolare e venne destinato a Lione. Nel 1841 fu trasferito a Tunisi, dove svolse un importante ruolo durante la vertenza franco-sarda per Tunisi (1843-44). Nell'ottobre 1850 fu inviato a Napoli, ove rimase fino all'ottobre del 1861. In questo periodo fu intermediario tra i patrioti napoletani e quelli piemontesi, operando secondo le istruzioni del Cavour, al quale inviò numerosi rapporti sulla situazione napoletana e l'attività dei vari partiti lì operanti. Nei frequenti contatti con l'ambiente piemontese sottolineò l'importanza di Napoli dal punto di vista politico e commerciale.

Nel dicembre del 1860, dopo essere stato nominato dal re ufficiale dell'Ordine Mauriziano, fu proposto dal Cavour per la nomina a direttore dei dicastero di polizia a Napoli, ma rifiutò l'incarico adducendo il motivo che in quella amministrazione non avrebbe potuto operare efficacemente. Nel periodo della luogotenenza generale del principe Eugenio di Carignano per le province napoletane ebbe parte nel governo provvisorio, come reggente la sezione degli Affari esteri, in cui Costantino Nigra rivestiva la carica di segretario generale di Stato. Terminata questa missione, fu nuovamente inviato a Tunisi. Dopo essere stato nominato console generale, nel settembre del 1862 venne destinato a Lisbona, dove però chiese di non recarsi, e nel novembre dello stesso anno fu posto a disposizione del ministero degli Affari esteri.

Nel 1863 iniziò la carriera prefettizia con la nomina a prefetto di Bari. Successivamente resse numerose province fino a quando, il 5 gennaio 1882, venne collocato a riposo col titolo onorario di inviato straordinario e ministro plenipotenziario. Con regio decreto del 13 dicembre 1877 era diventato senatore e partecipò assiduamente ai lavori finché la malferma salute non glielo impedì.

Morì a Roma l'8 marzo 1898.

La corrispondenza tra Nigra e Eugenio Fasciotti, giunta sino a noi, consiste di 7 lettere che trattano argomenti di ufficio tra Nigra ed il diplomatico Fasciotti.

(Lettere per gentile concessione di Maria Sofia Fasciotti Gambaro, nipote di Eugenio Fasciotti)

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