Carteggio tra Costantino Nigra e Carlo Fasciotti

 

Carlo Fasciotti nacque a Udine il 28 dicembre 1870, figlio di Eugenio Vincenzo Fasciotti, sostenitore di Cavour e amico di Costantino Nigra. Si laureò in giurisprudenza nel 1895, ed entrò nella carriera diplomatica. Sua prima destinazione fu l'importante sede di Vienna (1896), quale addetto all'ambasciata, allora retta da Costantino Nigra. Nel 1899 Nigra lo volle alla conferenza internazionale dell'Aia sul disarmo, prima in qualità di suo segretario particolare, poi come segretario aggiunto della delegazione italiana alla conferenza stessa. In seguito fu ad Atene, Creta, di nuovo Vienna, Bucarest e Madrid.

Fu collocato a riposo col grado di ambasciatore Il 10 novembre 1922, all'indomani della marcia su Roma. Nei confronti del provvedimento, che rientrava nella politica mussoliniana di rinnovamento di uomini e di azione in campo diplomatico, assunse una posizione di netto rifiuto e di energica protesta, rendendo note le sue rimostranze anche al re. Per questo motivo non volle mai accettare il trattamento economico che il ministero degli Affari esteri intendeva corrispondergli.

Dati i suoi buoni rapporti col Nigra, Carlo Fasciotti, che era esperto di antiquariato e di arredamento, lo aiutò nell'allestimento e nell'arredamento della villa che Costantino Nigra si fece costruire a Venezia.

(Lettere per gentile concessione di Maria Sofia Fasciotti Gambaro, figlia di Carlo Fasciotti)

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