Copertina Libro

I Canti popolari del Piemonte costituiscono una delle opere più valide della filo­logia folcloristica del secolo scorso. Editi nel 1888, essi sono il frutto di un'opera vigile e coscienziosa iniziata fin dal 1854, nell'epoca in cui il Nigra cominciò a pubblicare su alcune riviste italiane e straniere - «Il Cimento», «La Rivista Contemporanea», «Romania», ecc. - una serie di canzoni popolari che non solo rivelarono un nuovo filone della poesia popolare italiana ma impegnarono il raccoglitore a delineare una nuova metodologia nella raccolta del materiale.

I Canti popolari del Piemonte, nei quali il Nigra utilizzò i mate­riali già raccolti e rielaborò i risultati cui era giunto, non sono infatti soltanto un'opera di filologia, ma un saggio di storia della poesia po­polare o, meglio, un quadro storico-filologico non certo privo di om­bre, ma ricco di scorci che continuano a conferire all'insieme vita e calore. Si può anzi affermare che i Canti popolari del Piemonte, con la re­lativa problematica che li anima, sono stati e restano tuttora il banco di prova dei maggiori folcloristi italiani ai quali il Nigra ha aperto una nuova provincia del sapere.

Il volume include i canti raccolti, in vari tempi e in quasi ogni parte del Piemonte, da Nigra e da molti suoi collaboratori. Il maggior spazio del libro è preso dalle canzoni d'indole profana che, per la materia trattata, sono storiche, o romanzesche, o domestiche e amorose. Per agevolare la lettura dei testi piemontesi fu messa anche una traduzione italiana ed aggiunto un breve repertorio lessicale di quelle voci dialettali che più si scostano dalla forma italiana.

Il volume include Canti narrativi (153), Orazioni e giaculatorie religiose (6), Cantilene e rime infantili (11), Strambotti (183) e Stornelli (10). Sono pubblicati anche gli spartiti musicali di alcune canzoni.